In un’imprecisata città americana si trova l’Arca, ovvero un complesso residenziale di lusso fornito di ogni comfort, persino di una clinica medica dedicata. Un giorno in un appartamento viene ritrovato il cadavere di una ragazza sventrato e riempito di acido: la terribile operazione è stata compiuta da un medico che subito dopo si è suicidato. E’ stato il disperato tentativo, compiuto da parte di quest’ultimo, di eliminare dei parassiti incrementatori di libidine, capaci di trasmettersi per via sessuale o orale, nonostante fossero stati concepiti da ricercatori per rimpiazzare organi umani malfunzionanti. I luridi parassiti si diffonderanno subdolamente in tutto il complesso…
Questo è uno dei primissimi lungometraggi (1975) del canadese David Cronenberg: discretamente truculento, provocò già scandalo tra i critici benpensanti per via del legame cibo-sesso-morte e per l’inquietante finale di notevole efficacia dissacratoria nei confronti del marciume sociale. Frase chiave: “Perfino la morte è un atto di erotismo”. Peccato per una certa povertà di mezzi e per una fotografia 'televisiva'. Evidenti richiami a L’invasione degli ultracorpi di D. Siegel e a La notte dei morti viventi di G.A. Romero. Ivan Reitman (futuro regista di Ghostbusters) figura come produttore e autore delle musiche.
CRITICA: ***
VISIONE CONSIGLIATA: A
