L’opera prima di Tony Gilroy, già
sceneggiatore della trilogia di Bourne
e di L’avvocato del diavolo, potrebbe
apparire come uno dei tanti “fratelli di celluloide” di Insider o di Erin Brockovich:
in realtà siamo di fronte ad un legal thriller
notturno, raffreddato ed introspettivo, con un ottimo Clooney (che qui zittisce
tutti i suoi detrattori) ed un grande Wilkinson, ma non scherza nemmeno una
Tilda Swinton – da Oscar – come laido legale della multinazionale. Memorabile
il piano sequenza finale. Musiche di James Newton Howard.
CRITICA: «««
VISIONE CONSIGLIATA: I